Stati Uniti

Il Solomon R. Guggenheim Museum fu fondato nel 1937 su volere di un industriale del rame nonché collezionista di opere d’arte, ebreo di origine svizzera, e da cui il museo prende il nome. L'intento era di dare dimora alla sua sempre più estesa collezione privata, che a quei tempi era chiamata Guggenheim Collection of Non-Objective Paintings.

Sorto a Manhattan, nell’Upper East Side, sulla Fifth Avenue al numero 1071, tra la East 88th e la East 89^th, questo straordinario museo fu il primo a far parte del Museum Mile, area culturale di New York che ospita in totale una decina di musei (dal 2009 per la precisione 11). Essendo la collezione d'arte astratta molto vasta c’era bisogno di un luogo più spazioso per poterla ospitare e fu così che nel 1943 la direttrice della Guggenheim Foundation, la baronessa Hilla Rebay von Ehrenwiesen, chiamò il noto architetto Frank Lloyd Wright affidandogli la progettazione di una nuova sede più adatta.

A causa, però, di differenze su come costruire il museo tra Wright e James Johnson Sweeney, il successore della baronessa, i lavori di costruzione del museo iniziarono con molto ritardo (solo nell’agosto 1957). Wright non riuscì mai a vedere l’inaugurazione del museo, avvenuta ad ottobre del 1959, ovvero sei mesi dopo la sua morte. Ulteriori lavori di ampliamento e ristrutturazione (terminati nel 1993), si devono all’architetto Charles Gwathmey: un intero edificio di dieci piani chiamato Tower Galleries è stato aggiunto dietro la sede già esistente.

Oggi, questa struttura museale capolavoro dell'architettura americana, si presenta come costruito a forma di spirale rovesciata, fatta di cemento bianco e a quattro anelli, che salgono fino alla cupola in vetro alta circa 30 m; per visitarla si parte dell’alto scendendo lungo la rampa elicoidale, per arrivare fino all’immensa zona centrale. Il percorso si snoda lungo 432 m e una un 3% di pendenza; le opere d’arte sono presenti nelle 70 piccole gallerie e nicchie presenti.

L’illuminazione del museo viene lasciata alla luce naturale che entra sia dalla cupola centrale che dalle finestre sistemate lungo la rampa; le opere invece vengono illuminate individualmente. All’interno del museo si trovano inoltre un auditorium, una rotonda – che ospita, il venerdì e il sabato, dalle 15.00 alle 20.00, concerti del World Beat Jazz -, una caffetteria e un negozio di libri d’arte.

A disposizione dei visitatori esiste un enorme catalogo illustrato, dove vengono elencate le opere permanenti del museo provenienti dalle cinque collezioni private più importanti: la Guggenheim Collection di cui abbiamo già parlato, la Tannhauser Collection (dono del mercante d’arte tedesco Justin K. Thannhauser), la collezione di Karl Nierendorf, che raccoglie dipinti di espressionisti tedeschi, quella di Katherine S. Dreier con i suoi dipinti e le sculture d’avanguardia storica e la collezione Minimal Art del conte Giuseppe Panza di Biurmo con opere di arte americana degli anni Sessanta e Settanta; a queste si aggiungono anche le opere arrivate successivamente alle acquisizioni dei direttori e dei funzionari del museo come Roy Lichtenstein e Joseph Beuys.

I lavori che si possono trovare all’interno del Guggenheim sono all’incirca 5.000: una collezione talmente vasta di dipinti, sculture ed opere su carta, del periodo che va dall’Impressionismo ai giorni nostri, che viene esposta a periodi alterni e mai in tutta la sua totalità. Questo perché, ogni anno, vengono organizzate come minimo cinque o sei mostre straordinarie che, data l’importanza e la vastità, occupano praticamente tutto lo spazio che il museo può offrire.

Siamo di fronte ad un museo eccezionale, uno dei più grandi al mondo, il cui impatto visivo, esterno ed interno, è in se un'opera d'arte di quotidiano divenire. Tra le opere esposte, Kandinsky, Chagall, Picasso, Modigliani, Seurat.