Sport negli Stati Uniti

Baseball

Baseball Stati UnitiLe origini del baseball si fanno risalire a prima della guerra civile americana (1861-1865), all’epoca veniva chiamato “rounders”, era giocato sulla sabbia e non aveva molte regole. Furono i primi giocatori americani che apportarono modifiche per renderlo un gioco di abilità e discernimento mentale, come è accaduto anche nel Regno Unito per il cricket. Inizialmente il gioco divenne importante anche grazie alle statistiche e al punteggio: infatti una citazione presa dall’Enciclopedia del Baseball fatta da John Thorn afferma che “Oggi il baseball senza le statistiche è inimmaginabile”. Ne è riprova il fatto che sono più gli americani che conoscono il punteggio raggiunto da Roger Maris nel 1961 (segnò il nuovo record di 61 “home run” infrangendo quello precedente del 1927 di 60 appartenente a Babe Ruth) rispetto a quelli informati sui collegi elettorali del Presidente Reagan nel 1984 (furono 525, battendo il record che spettava al Presidente Roosevelt di 523 nel 1936).

Il primo campionato professionale di questo sport si svolse nel 1871. Pochi anni dopo quasi tutte le maggiori città ad est degli Stati Uniti avevano la propria squadra professionale di baseball. I campionati maggiori erano due: il “National” e l’American”; nella stagione regolare (“regular season”), una squadra affrontava tutte le altre che erano iscritte a quel campionato. Le regole erano poste in modo tale che chi vinceva più partite in ogni campionato aveva vinto il “pennant”; la sfida successiva, alla fine della regular season, era tra le due squadre dei rispettivi campionati che avevano vinto il relativo “pennant” e potevano così disputare le “world series”. Venivano disputate sette partite, e la squadra che ne portava a casa almeno quattro era la vincitrice di quell’anno. Tutt’oggi valido, questo sistema ha solo aggiunto più gironi e i “pennants” si decidono ai “playoff”, le eliminatorie post-stagionali, tra le squadre vincitrici di ciascun girone.

Negli anni ’20 il baseball ebbe un momento di grande fortuna per merito di Babe Ruth (1895-1948) che grazie ai suoi home run – ossia quando la palla viene colpita dal battitore talmente forte da essere mandata fuori campo e non poter essere più giocata – riuscì a vincere molte world series con i New York Yankees, diventando così un eroe nazionale. Ci sono stati tantissimi grandi giocatori lungo il corso dei decenni. Uno su tutti, il grande e coraggioso Jackie Robinson (1919-1972) dei Brooklyn Dodgers: fu il primo atleta afro-americano che, nel 1927, giocò nei campionati maggiori (prima di lui, infatti, gli atleti di colore potevano giocare solo nella “Negro League”).

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