Stati Uniti

Se si esclude l’Alaska, che ha un clima principalmente di tipo polare, e il clima alpino che è tipico della zona d’alta montagna (sopra ai 2500-3000 m), come per esempio quella delle Montagne Rocciose, le condizioni climatiche degli Stati Uniti, nonostante il vasto territorio, sono prevalentemente di tipo temperato.

 

Sulla costa pacifica troviamo un clima prevalentemente oceanico, dovuto all’influsso dei venti provenienti da ovest e dalla parte finale della corrente calda del Kuro shio, con escursioni termiche annuali deboli e piogge durante la stagione invernale. Andando verso sud, le piogge scarseggiano sempre più, arrivando alla siccità estiva tipica del clima mediterraneo (questo accade ad esempio nella zona californiana tra Los Angeles e San Francisco).

 

La zona degli altipiani, delle depressioni e dei bacini interni delle Montagne Rocciose è caratterizzata dalle escursioni termiche che si presentano tutto l’anno durante le ore diurne e dalle pochissime precipitazioni che causano il classico clima del deserto (Arizona). Nel versante ad est delle Montagne Rocciose troviamo invece gli altipiani esterni che, scendendo man mano verso la pianura, hanno un clima steppico, ovvero prevalentemente arido, con estati calde e umide e inverni freddi e asciutti.

 

Queste ultime zone, insieme alla parte ad est degli Stati Uniti, ovvero Appalachi e costa atlantica, hanno due tipi climatici prevalenti: quello a nord (sopra il 40° parallelo) è di tipo continentale, con escursioni termiche annue di circa 25 °C e piogge lungo tutto l’arco dell’anno, ma particolarmente abbondanti d’estate; mentre a sud il clima è subtropicale, con escursioni annue meno accentuate e regolari piogge molto più forti.

 

Il clima oceanico è presente sulle coste atlantiche che, scendendo fino alla parte più meridionale della Florida, si trasforma in tropicale, con la presenza frequente di hurricanes, cicloni che arrivano dalle vicine Antille con una forza distruttrice spaventosa, paragonabili ai tornados che invece si formano all’interno a causa dello scontrarsi delle masse di freddo polare e caldo tropicale.