La natura negli Stati Uniti

Flora degli Stati Uniti

Flora Stati UnitiLa tundra è la vegetazione predominante nell’Alaska settentrionale, vi crescono maggiormente piccoli arbusti, licheni e muschi. Nelle zone più interne e a sud, le stagioni calde sono più lunghe e vedono la presenza di altre specie arboree, come le conifere; in queste zone, i numerosi abeti si distendono lungo una ampia distesa di taiga, che si sviluppa fino alla zona dei Grandi Laghi e, verso nord, fino al New England. I litorali dell’Alaska presentano un numero di specie arboree meno vario, ma in continua crescita ed espansione.

Nella regione più meridionale, rispetto sempre ai Grandi Laghi, negli Stati del Middle Atlantic e nel New England, crescono numerose foreste, con una grande varietà di alberi: betulle, noci, olmi, aceri, faggi, sicomori ed altri latifogli, pini e conifere varie. Più a sud, tra il North Carolina ed il Tennessee, si incontra una ulteriore varietà di alberi, precisamente all’interno del Parco nazionale delle Great Smoky Mountains, detentore del primato della maggiore diversità di specie arboree rispetto all’Europa.

Gli Stati che sono bagnati dalle acque del golfo del Messico presentano una vegetazione a prevalenza di foreste di pini, magnolie e tupelo (alberi da gomma). Cipressi e mangrovie abitano le coste paludose, tenendo testa alla furia dei venti e all’erosione delle acque, altrimenti fautrici dell’inesorabile scomparsa dei litorali.

Lungo la valle del Mississippi, fino alla parte occidentale degli Appalachi, si sviluppano folti boschi di latifoglie; verso le Grandi Pianure, però, le foreste si fanno meno fitte, per poi trasformarsi in aree limitate di querceti immersi nella prateria, che prima dell’inizio delle coltivazioni intensive occupavano un territorio molto più esteso di quello attuale, che arrivava fino all’Indiana e alle zone più orientali, passando per il Corn Belt (la grande area di coltivazione del grano). Laddove il clima è più arido, ad ovest, le querce lasciano il posto di dominatori della prateria ad altri arbusti, quali il ginepro, la mesquite al sud e l’artemisia al nord.

Il passaggio di varietà di flora dagli habitat più freddi a quelli più secchi è interrotto dalla presenza delle Montagne Rocciose e da altri rilievi, nei quali è diffusa la presenza di alberi con alti tronchi. In queste zone si trovano alle altitudini più basse ginepri e pini, mentre man mano che si sale di quota crescono abeti, tremuli e pioppi.

Negli Stati affacciati sul Pacifico, le aree secche si intervallano a quelle più fresche e montuose; nel primo habitat non vi è una grande proliferazione vegetativa, mentre in montagna crescono molte foreste. Le aree desertiche sono composte da piante di yucca, mesquite, ginepro e cresopo. Nell’immaginario collettivo si pensa che le foreste di cactus si trovino nei deserti, mentre in realtà si presentano eminentemente nei pressi del deserto di Sonore e di Mojave, per lo più su piccoli rilievi; nell’arido Colorado, lungo l’altopiano, crescono pini di tipo ponderosa e piñon.

Il clima temperato della California del sud, con inverni piovosi e miti ed estati torride, fanno sì che si sia sviluppata la chaparral, una particolare tipologia di quercia cespugliosa. Procedendo verso le coste della Sierra Nevada, a nord, i rilievi presenti permettono la proliferazione di sequoie, grazie al fatto che le stagioni fredde si allungano e le piogge sono più frequenti. Dallo Stato di Washington fino all’Oregon l’habitat molto umido ha permesso lo sviluppo una folta foresta, importante anche in seno all’economia delle risorse forestali, composta principalmente da una grandissima varietà di cedri, conifere e pini, molti dei quali dalla statura mastodontica, come il pino Douglas.

Nelle isole Hawaii il clima diverso da quello continentale ha permesso una differente crescita della flora: l’umidità generata dalle montagne e dagli alisei favoriscono gli alberi di guava soprattutto nella parte nord orientale dell’isola, mentre nei rilievi di media altezza cresce una ricchissima foresta tropicale, la Ohia, alimentata anche dalle numerose piogge. Presso le cime più alte si trovano molte specie di arbusti, e sul Mauna Loa ed il Mauna Kea vi sono anche alcune distese di tundra. Le zone coperte dai venti, nella parte sud est dell’isola, presentano un habitat arido, caratterizzato da cespugli spinosi di acacia koa e Kauila, soprattutto lungo rilievi più umidi.

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