Stati Uniti

Ernest Miller Hemingway nacque il 21 luglio 1899 nell’Illinois, a Oak Park, in una famiglia agiata e di credo protestante. Il padre era una persona sensibile ed austera, mentre la madre si dimostrò una donna autoritaria e pretenziosa, per cui i loro rapporti non furono mai idilliaci. Hemingway frequentò con successo la Oak Park High School, dove tutti gli insegnanti notarono e sostennero le sue doti letterarie, e dove si diplomò nel 1917. Più avanti abbandonò gli studi universitari per iscriversi ad una scuola di giornalismo. Si arruolò volontariamente nell’esercito degli Stati Uniti, a seguito dell'entrata in guerra e fu mandato a combattere in Europa. Divenne autista di ambulanze per la Croce Rossa.

In Italia, a Fossalta di Piave, fu ferito. Mentre in ospedale a Milano ebbe occasione di innamorarsi di un’infermiera americana con origini tedesche, di nome Agnes Hannah von Kurowsky, che rifiutò la proposta di matrimonio del ragazzo. Una volta dimesso, Hemingway si licenziò dalla Croce Rossa per arruolarsi nell’esercito italiano, dove combatté fino alla firma dell’armistizio.

Al suo rientro negli Stati Uniti, nel 1919, egli venne osannato dalla cittadinanza e dalla stampa per la grande intrepidità dimostrata sul campo. Come tutti i reduci di guerra, anche il giovane Hemingway subì lo shock culturale dal ritorno alla vita civile: insonnia ed ansia lo attanagliavano, solo la lettura divenne per lui preziosa medicina. Proprio durante quell’estate, ricominciò a scrivere racconti, ispirato dai boschi e dalle lunghe passeggiate nel verde del Michigan; tuttavia, sua madre si oppose con forza alla sua inclinazione, e per sfuggirli accettò la proposta di un amico del padre, trasferendosi a Toronto. Nel 1920, fu accolto dal Toronto Star, per il quale scrisse numerosi articoli in pochi mesi; la sua esperienza canadese durò poco, tanto che lo scrittore si spostò a Chicago, dove collaborò con una rivista specializzata, che lasciò poco dopo il matrimonio, avvenuto nel 1921, con Elizabeth Hadley Richardson. Nel 1922, si trasferì nuovamente in Europa. Durante il viaggio della moglie verso il vecchio continente, scomparvero tutti i manoscritti di Ernest, non si seppe mai se lei li smarrì o se le furono sottratti.

Il primo libro di Hemingway fu edito a Parigi nel 1923 e si intitolava Three Stories e Two Poems; nello stesso anno nacque il suo primogenito, John Hadley Nicanor, che tutti chiamavano semplicemente Bumby. Durante il periodo parigino, lo scrittore scrisse e pubblicò diversi racconti e poesie per una rivista tedesca. Il suo secondo libro, dal titolo Our Time, vide la luce nel 1925, per opera dell’editore statunitense Horace Liveright. Dopo l’uscita di Torrenti di Primavera, Hemingway cambiò casa editrice e pubblicò nel 1926 il romanzo dal titolo Fiesta. L’anno dopo fu la volta della raccolta di novelle dal titolo Men Without Woman; in quello stesso periodo terminò la prassi per divorziare con la Hadley, per poi convolare a nozze con Pauline Pfeiffer, un’articolista della redazione di Vogue di Parigi; la Pfeiffer era inoltre una ricca amica di Elizabeth.

Tornato in America nel 1928, scrisse i suoi racconti, immerso nel verde, cacciando e pescando: nello stesso anno, Pauline rischiò la vita nel mettere al mondo Patrick, il secondo figlio dello scrittore, mentre il padre dello scrittore si tolse la vita sparandosi in testa. Nel 1929 uscì Addio alle Armi, e tre anni dopo arrivò il terzo figlio, Gregory Hancock, proprio durante la stesura di Morte nel pomeriggio, Winner Take Nothing e Verdi colline d’Africa, che uscirono rispettivamente nel 1932, 1933 e 1935. Il 1936 fu segnato dall’inizio della guerra in Spagna, e l’anno dopo Hemingway fu mandato in Europa come corrispondente della North American Newspaper Alliance. Nella penisola iberica,  intrecciò una relazione con una giornalista e romanziera di nome Martha Gellhorn. L’anno dopo, furono editi Avere e non Avere, terminato nel 1936, The First Forty Nine Stories e The Fifth Column. Nel 1940, ottenuto il divorzio dalla Pfeiffer con l’aggravante dell’abbandono del tetto coniugale, Hemingway sposò la Gellhorn, con cui si trasferì a Cuba, dove scrisse Per chi suona la campana.

L’avvento della seconda guerra mondiale lo portò a viaggiare parecchio: dapprima fu inviato in Estremo Oriente come corrispondente, poi trasformò il suo panfilo, il Pilar, in un incrociatore di sommergibili, ed infine si stabilì in Europa seguendo le truppe statunitensi. Al termine del conflitto, Hemingway ritornò alla sua vita di scrittore, e divorziatosi anche da Martha Gellhorn, convolò per la quarta volta a nozze con un’altra giornalista, l’americana Mary Welsh. Nel 1950 fu pubblicato Di là dal fiume e tra gli alberi, e nel 1952 Il vecchio e il mare. Il 1953 lo vide vincitore del premio Pulitzer, mentre l’anno dopo gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Subì un gravissimo incidente aereo, nel quale fu addirittura dichiarato morto.

Sebbene fosse ammirato ed osannato dalla critica e dal pubblico, per Hemingway gli anni postbellici furono segnati da gravissime crisi esistenziali, che gli causarono anche degli arresti creativi: sia le sue memorie, uscite poi postume con il titolo Festa mobile, sia la revisione di un romanzo iniziato qualche anno prima, furono interrotti per intraprendere l’ennesimo viaggio in Europa. La permanenza nel vecchio continente diede i suoi frutti, e lo scrittore pubblicò il volume intitolato Un’estate pericolosa.

I suoi problemi nervosi aumentarono con il tempo, tanto che fu necessario il ricovero, nel 1960, in una clinica specializzata del Minnesota, dove i medici ricorsero anche all’elettroshock, che gli causò, però, un’importante perdita di memoria; fatto che colpì nel profondo lo scrittore. A causa del peggioramento delle sue relazioni con la Cuba castrista, si rifugiò nell’Idaho, a Ketchum, dove cercò di uccidersi. Poco tempo dopo, all’età di 62 anni, Hemingway riuscì nel suo intento il 2 luglio 1961.