Personaggi famosi americani

Marilyn Monroe

Marilyn MonroeMarilyn Monroe nacque il 1° giugno del 1926 a Los Angeles, in California, presso il reparto ospedaliero riservato ai poveri. Figlia di padre ignoto, fu battezzata con il nome di Norma Jeane Baker, anche se sua madre, Gladys Pearl Monroe, la chiamò inizialmente Norma Jeane Mortenson.

Mamma Gladys diede in custodia sua figlia a Wayne ed Ida Bolender, che vivevano ad Hawthorne, poco lontano da Los Angeles; qui, Norma Jeane visse fino a sette anni, per poi essere affidata alla tutela prima dello Stato e poi di un’amica della madre, Grace McKee, che la tenne con sè per un diverso periodo fino al giorno del suo matrimonio. Norma Jeane visse quindi in un orfanotrofio di Los Angeles fino al 1938 e poi in diverse famiglie, nelle quali conobbe la trascuratezza e la violenza; nel 1941, Grace McKee ritornò ad essere la sua tutrice.

Marilyn si sposò la prima volta il 19 giugno 1942 con un vicino di casa, James Dougherty. Il matrimonio durò solo un paio di anni, terminando con un divorzio. Il risultato di questa esperienza restituì al mondo una ragazza con poca autostima, molto brillante ed intelligente, ma allo stesso tempo profondamente triste.

Nel 1945 Norma Jeane trovò un lavoro presso uno stabilimento militare dove verniciava fusoliere per gli aerei. Un giorno il fotografo David Conover si recò lì per immortalare le operaie, con lo scopo di creare delle graziose immagini che potessero sostenere il morale dei soldati partiti in guerra. Gli scatti arrivarono alla scrivania di Emmelyn Snively, la direttrice di una delle più potenti agenzie pubblicitarie: fu così che la leggenda di Marilyn ebbe inizio, con la firma di un contratto, era il 23 luglio del 1946.

Due anni dopo, Marilyn firmò il suo primo contratto con la 20th Century Fox, grande colosso del cinema, e fu proprio allora che Norma Jeane coniò lo pseudonimo che la fece diventare celebre in tutto il mondo. L'ultimo dell’anno del 1948, durante una delle tante feste a cui partecipava, Marilyn conobbe Johnny Hide, il primo che credette veramente in lei. Hide si innamorò di lei, e le chiese varie volte di sposarlo, promettendole ori e ricchezze in eredità, ma Marrilyn si negò sempre anche perché l'uomo era già sposato. Quando Hyde morì, la moglie mandò via di casa Marilyn, che cercò di suicidarsi il giorno dopo il funerale. Come eredità di Hyde le rimase il contratto con la Fox della durata di sette anni, che le spianò la strada per il successo. Infatti, dal 1951 in poi girò una serie di film svolgendo ruoli sempre più notevoli, fino alla sua definitiva consacrazione a star mondiale nel 1953.

Ormai stanca, però, di interpretare il ruolo della bionda sciocca, rescisse il contratto con la Fox, e si  mise a studiare recitazione a New York, presso l’Actor’s Studio, subito dopo firmò un nuovo contratto. Tra le pellicole di questo periodo, ricordiamo il suo primo film, Fermata d’autobus, mentre tra i suoi partner davanti alla cinepresa citiamo Cary Grant, Clark Gable e Yves Montand, con cui ebbe un flirt durante la produzione del film Facciamo l’amore.

A gennaio del 1954, a San Francisco, Marilyn convolò a nozze con Joe di Maggio, ma le continue liti portarono presto i due ad un divorzio. Il successivo matrimonio di Marilyn avenne nel 1956: il prescelto stavolta fu Arthur Miller, famoso commediografo; purtroppo anche questa unione naufragò velocemente già durante le riprese de Gli Sposati, il divorzio nel 1961 fu solo una formalità.

La Monroe cadde in un tunnel di alcol e abuso di farmaci, che la portò a sviluppare problemi psichici tanto da essere ricoverata in una clinica specializzata. Il 5 maggio del 1962 il corpo di Marilyn Monroe fu trovato esanime disteso sul letto della sua residenza di Brentwood, in California. La causa ufficiale del decesso venne stabilita come overdose di calmanti. Solo dopo la sua morte le voci di una possibile relazione con i noti fratelli Kennedy, a distanza di tempo con il presidente JFK e suo fratello Robert, furono sempre più insistenti, tanto che nel 1964 un articolo investigativo intitolava “la strana morte di Marilyin Monroe” (Frank Cappel) dando addito a voci poco rassicuranti per la grande dinastia politica americano.

Il fascino incontrastato di Marilyn la consacrò come eterno sex symbol; la sua vita avventurosa, caratterizzata dalla sua grande fragilità e senso di ribellione, conclusasi con una tragica morte avvolta nel mistero, l’ha iscritta per sempre nel firmamento delle leggende cinematografiche.

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